FRANCO FONTANA : PAESAGGI
Ci sono mostre che mi sono rimaste particolarmente impresse, anche a distanza di tempo, per la loro particolare bellezza e cura dei dettagli. Una di queste è la mostra sulla straordinaria opera fotografica di Franco Fontana, che ho visitato qualche anno fa, nella meravigliosa cornice di Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja a Torino, uno dei palazzi più belli della città.
Uno straordinario percorso nell’arte fotografica di Franco Fontana, uno dei più importanti esponenti della fotografia a colori del mondo.
Considerato “inventore” della moderna fotografia a colori, Fontana diventa un “fondatore di stile”, quando sin dai primi anni ’60, in un’epoca dominata dalla rigorosa rappresentazione fotografica in bianco e nero, sceglie la sua personale rappresentazione fotografica a colori.
Il colore, elemento imprescindibile nella fotografia di Fontana, perché “noi vediamo a colori” e quindi il colore rappresenta la vita, il cuore, la gioia, il pensiero.
E “l’approccio descrittivo” di Fontana, di “cancellare per eleggere la parte che lo interessa”, rappresenta il suo personalissimo modo di vedere e sentire i luoghi.
Un complesso lavoro di ricerca quello di Franco Fontana, sin dagli inizi della sua attività fotografica, sulle forme, sul colore, sulla luce, sull’organizzazione spaziale, sulle ombre, i cromatismi, che lo hanno portato ad una produzione di rilievo internazionale, con mostre in musei pubblici e gallerie private di tutto il mondo e oltre 70 ubblicazioni realizzate da editori italiani, francesi, tedeschi, svizzeri, spagnoli, americani e giapponesi.
Franco Fonatana ha inoltre ricevuto importanti riconoscimenti e premi in Italia e all’estero.
FONTANA : VISIONE E CONCEZIONE
Un percorso nella fotografia a colori iniziato nel lontano 1961 per Franco Fontana, quando a 28 anni inizia il suo lavoro di ricerca sulle forme, sulla luce, sull’organizzazione spaziale, sulle ombre, i cromatismi e soprattutto il colore, in un’epoca in cui tutto veniva rappresentato in bianco e nero.
Fontana ha sempre espresso come il “bianco e nero è di per sé una rappresentazione”, “una interpretazione”, mentre la “fotografia a colori è di difficile rappresentazione”, in quanto il “colore va interpretato, perché si vede”.
“La fotografia a colori per Fontana è la sua testimonianza, il suo racconto soggettivo”.
Il Paesaggio per Fontana non è una cartolina, è un autoritratto che si fa attraverso di lui.
Ognuno di un Paesaggio, sceglie di fotografare qualcosa di diverso. La macchina fotografica è lo strumento ma ognuno da un significato diverso.
E Fontana nella “fotografia non cerca mai la realtà per quello che è”, ma “cerca di reinventarla in un modo più ideale, interpretando i colori che già esistono”.
“Fontana non va a trovare, non va a cercare, perché sa già cosa cerca”, perché il suo lavoro di ricerca, sin dagli inizi della sua attività fotografica, “gli consente di lasciare la sua tstimonianza, il suo racconto della realta”.
E il “colore per Fontana rappresenta la vita, il pensiero, il cuore, la gioia, perché i nostri occhi vedono a colori”.
Foto a dx: Tramonto, Mediterraneo 1986 – Fotografia a Colori su Carta Cibachrome.
Per Fontana l’ispirazione è un fatto istantaneo, che ti da il pensiero.
La vasta produzione di Fontana, attraversa la sua personale ricerca nei: Paesaggi, Mari, Asfalti, Luci americane, Pesaggi urbani, Presenza assenza, Piscine, Vita Nova.
E i “Paesaggi sono uno dei soggetti più famosi di Fontana“, che nella sua personale ricerca non sono rappresentati come una cartolina, ma come un “autoritratto” fatto attraverso di lui.
“Ogni persona sceglie di fotografare qualcosa di diverso in un Paesaggio e la macchina fotografica è lo strumento della nostra ispirazione”.
Foto a dx : Paesaggio, Basilicata, Italy 1986 – Fotografia a Colori su Carta Cibachrome
Foto centro: Baia delle Zagare, Puglia 1975 – Fotografia a Colori su Carta Cibachrome
Foto dx: Paesaggio, Puglia, Italy 1986 – Fotografia a Colori su Carta Cibachrome
FONTANA E I PAESAGGI URBANI
Fontana è inoltre passato dai Paesaggi Naturali ai Paesaggi Urbani. E in America Franco Fontana trova quel paesaggio urbano, conseguenza del suo paesaggio naturale.
Le campiture di grano e di erba dei paesaggi italiani diventano le superfici colorate delle case in America.
E Franco Fontana trova anche un altro soggetto in America: la “solitudine di gruppo”.
Fontana ha quindi inserito nelle sue fotografie la gente nelle strade, “sorpresi nella luce americana”, come il titolo del suo libro.
Foto a dx: Paesaggio Urbano, Phoenix 1979 – Fotografia a Colori su Carta Cibachrome
FONTANA : LE OMBRE
Un altro elemento che entra nei lavori di Fontana sono le “ombre”, quando la Lustrum Press, gestita da Ralph Gibson invitò 40 fotografi tra cui lo stesso Fontana, a contribuire con la loro arte fotografia, al libro dal nome “Contact“, realizzato con fotografie in bianco e nero.
“Tema non amato da Fontana il bianco e nero”, che “trovò un altro modo per rappresentarlo”: “attraverso le ombre”.
Un’altra personale ricerca per Fontana, che realizzò la serie sulle ombre, che in contrasto con la luce sono nere. Le ombre proiettano presenze e assenze, c’è non c’è.
Contemporaneamente Fontana fotografa gli stessi soggetti a colori.
Il risultato di questo lavoro ha dato vita ad un’opera fotografica su ombre e colori.
Foto centro: Presenza Assenza, Zurigo 1981 – Fotografia a Colori su Carta Cibachrome
Foto dx : Presenza Assenza, Roma 1979 – Fotografia a Colori su Carta Cibachrome
Le ombre proiettano presenze e assenze, c’è non c’è.
FRANCO FONTANA : PERCORSO FOTOGRAFICO E MOSTRE
L’attività fotografica di Fontana inizia come fotoamatore nel 1961 all’età di 28 anni, quando con due soci gestiva uno show-room di arredamento d’interni.
Già dai primi scatti inizia a svolgere le sue ricerche estetiche sulle forme, sulla luce, sull’organizzazione spaziale, sulle ombre, i cromatismi e il colore.
Dal 1963 Fontana, inizia a esporre la sua personale visione a colori della realtà.
Nel 1963 espone alla “Terza Biennale Internazionale del Colore a Vienna”.
Nel 1965 la prima esposizione personale a Torino alla “Società Fotografica Subalpina“.
Nel 1968 la mostra personale a Modena, “Galleria della Sala di Cultura”, dove presenta i primi studi sul colore, lo spazio, la forma, e la ricerca sulla luce. Momento che segna un passaggio fondamentale nella ricerca di Fontana.
Nel 1970 la personale a “Palazzo Diamanti a Ferrara”, dove presenta la sua serie più famosa: Landscapes.
In questa opera la “sensibilità cromatica e la capacità di rilevare le nascoste geometrie della natura sono fuse in una sublime sintesi visiva”.
Negli Anni’ 70 tiene una personale all’interno di “Photokina”, a Colonia, dove espone i suoi “paesaggi” ottenendo un grande riscontro di critica e pubblico.
FRANCO FONTANA : WORKSHOP E CONFERENZE
Franco Fontana ha tenuto numerosissimi workshop e conferenze sia all’estero che in Italia, tra cui spiccano il Guggenheim Museum a New York, L’Institute of Technology di Tokyo, l’Accademia di Bruxelles, l’Università di Toronto, l’Università di Parigi, l’Università di Arles, l’Università di Rockport, l’Università di Barcellona, l’Università di Taipei, l’Università di Roma, l’Università di Torino, il Politecnico di Torino.
Fontana ha inoltre collaborato con il Centro Georges Pompidou, nonché con il Ministero della Cultura di Francia e con il Ministero della Cultura del Giappone. E’ inoltre stato il direttore artistico del Toscana Foto Festival.
FONTANA : COLLABORAZIONI
Fontana ha collaborato e collabora con le più importanti riviste e quotidiani come:
Time, Life, Vogue USA, Vogue France, Il Venerdì di Repubblica, Sette, Panorama, Epoca, Class, Frankfurter Allgemeine, New York Times.
Franco Fontana ha firmato moltissime campagne pubblicitarie, tra cui : FIAT, Volkswagen, Ferrovie dello Stato, Snam, Sony, Versace, Canon , Kodak, Robe di Kappa.
FONTANA : LE SUE OPERE CONSERVATE IN OLTRE 50 MUSEI IN TUTTO IL MONDO
Le opere di Fontana sono conservate in oltre 50 musei in tutto il mondo, fra i quali:
The Australian National Gallery, Melbourn; The Art Gallery of New South Wales, Sidney;
Galleria Nazionale, Pechino; Stedelijk Museum, Amsterdam; Kunsthaus, Zurigo; Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino; The Photographic Museum of Modern Art, Norman, Oklahoma; Museo d’Arte, San Paolo; Israel Museum, Gerusalemme; The Photographic Museum Helsinki; Museo Puskin delle Belle Arti, Mosca;
Museum Ludwig, Colonia, Musée d’Art Moderne de la Ville deParis; Victoria and Albert Museum, Londra; Museum of Photography, Rochester; Museum of Fine Arts, San Francisco; Museum of Modern Art, New York; Museo Metropolitana, Tokyo; Moltissime opere di Fontana sono ospitate in gallerie private.